L’occasione della presentazione del libro Serse Coppi, l’angelo gregario (Infinito edizioni), fissata in anteprima assoluta al Circolo dei Lettori di Torino – mercoledì 19 giugno 2019, ore 18, si arricchisce di un tributo a Fausto Coppi, a cura del maestro Rossella Spinosa.

L’evento, che sarà moderato da Roberto Livraghi, storico e direttore del Museo Alessandria Città delle Biciclette, gode del patrocinio di Regione Piemonte ed è inserito negli eventi di #100Coppi, nel Centenario della nascita del Campionissimo, coordinati dalla Fondazione Circolo dei Lettori. Alla presentazione che vede la partecipazione di Franco Balmamion, campione piemontese di Nole (classe 1940), un corridore molto amato, vincitore di due Giri d’Italia (1963/1965), interverrà l’autore Lucio Rizzica e la curatrice Luciana Rota.

IL TRIBUTO A FAUSTO COPPI  – La pianista compositrice proporrà una sonorizzazione dal vivo, con sue musiche originali su un filmdoc in bianco e nero che ripercorre la carriera di Fausto Coppi. Il tributo a Coppi di Rossella Spinosa è stato presentato poche settimane fa per la prima volta al Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio che insieme con il gemellato Museo Alessandria Città delle biciclette ha patrocinato il libro su Serse Coppi.

Infinito edizioni – evento speciale in anteprima

Serse Coppi, l’angelo gregario
Fratello di sangue e di vento
(€ 14,00 – pag. 208 con foto b/n – in libreria dal 27 giugno)

di Lucio Rizzica
prefazione di Felice Gimondi
introduzione di Riccardo Magrini
postfazione di Marco Carrea
a cura di Luciana Rota

Fausto e Serse Coppi: una storia poco raccontata di un amore che va al di là di un comune legame tra fratelli. Infatti loro erano l’uno il completamento dell’altro, tanto uniti quanto diversi: se Serse era allegro, ottimista ed estroverso, Fausto era invece taciturno, pessimista e introverso. Serse Coppi, l’angelo gregario, scritto dal giornalista Sky Lucio Rizzica e curato da Luciana Rota, parla del legame profondo che ha unito i due fratelli, uniti tanto nella vita privata quanto sui sellini delle loro biciclette. L’autore non si ferma a questo, anzi, ci fa entrare nella vita dei due fratelli, seguendoli dalle prime pedalate attraverso la guerra, l’amore, le gare, fino alla loro prematura e non voluta separazione. Grazie anche alle testimonianze dirette di Sandrino Carrea, gregario di Fausto, e di sua sorella Edda e agli articoli di giornale contemporanei agli eventi narrati, l’attenzione si concentra sul “fratellino” nell’ombra, su quell’uomo tanto umile, leale e sempre ottimista da farsi volentieri da parte per lasciare vincere il fratello maggiore, quasi più contento dello stesso Fausto dopo ogni vittoria. Pezzi di storia della seconda guerra mondiale e del dopoguerra si intrecciano insieme a racconti di vita di questi due campioni che hanno scritto la storia del ciclismo italiano e non solo, lasciando il lettore sbalordito davanti ai loro successi e sull’orlo delle lacrime quando ci sembra di sentire sulla nostra pelle il dolore provato da Fausto alla morte dell’amato fratello. Un libro pieno di gioia, dolore, trionfi e sogni infranti che coinvolge con la sua semplicità e schiettezza e che, grazie soprattutto alle testimonianze dirette, ci fa sentire i protagonisti molto più vicini a noi di quanto non siano.

In occasione di Storia di un campione. 100 anni di Fausto Coppi, segnaliamo l’iniziativa speciale organizzata dal Circolo dei lettori. A Torino mercoledì 19 giugno alle 18,00 presso il Circolo dei lettori (via Bogino 9), ci racconteranno di questa bellissima storia l’autore Lucio Rizzica con la curatrice del libro Luciana Rota, Franco Balmamion e Riccardo Magrini.

Con il patrocinio di Federazione Ciclistica Italiana,  Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo, AcdB – Alessandria città delle Biciclette,  Camera di Commercio di Alessandria, ASD Fausto e Serse Coppi a Castellania

Il libro

Titolo: Serse Coppi, l’angelo gregario. Fratello di sangue e di vento
Autore: Lucio Rizzica – a cura di Luciana Rota
€ 14,00 – pag. 208 con foto b/n

L’Autore
Lucio Rizzica, calabrese, nato nel 1963, è giornalista professionista. Inviato speciale e telecronista per i canali Sky, in carriera ha ricevuto importanti riconoscimenti, fra i quali il FIA World Award 2007. Ha pubblicato il romanzo Testa o croce con il destino, la biografia di Valentino Rossi Il romanzo di un re, la storia della Nazionale di calcio cantanti Senza essere eroi e, con Infinito edizioni, Proprio come una cometa (2017) e Behind (2018).

La curatrice
Luciana Rota, giornalista, scrive di ciclismo, di storia del ciclismo, di vini e di salute. Responsabile della comunicazione di due musei del ciclismo: il Ghisallo e Alessandria Città delle Biciclette, ha curato alcuni film doc sulla storia di campioni del ciclismo. Ha pubblicato diversi manuali di sport e i libri La mia vita con Fausto, I portacolori della Siof e Benedette biciclette, di cui è coautrice.

Per informazioni:
Infinito edizioni: 059/573079 – 331/2182322

ROSSELLA SPINOSA – Si diploma giovanissima in pianoforte, clavicembalo, composizione e, negli stessi anni, si laurea con lode e plauso accademico in Legge e in Musicologia. Rossella suona in alcune delle sale più importanti italiane ed estere come Carnegie Hall di New York, Sala Bartòk Hindemith Foundation, Cohen Studio Theather dell’Università di Cincinnati, Italian Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Liszt di Budapest etc., collaborando con compositori di prestigio (tra i quali, Paolo Castaldi, Luis De Pablo, Ivan Fedele, Giacomo Manzoni, Bernhard Lang, Misato Mochizuchi, Luis Bacalov, etc.) ed eseguendo molte opere nuove a lei stessa dedicate, in Europa, Canada, Stati Uniti, Russia, Sud America, Corea e Giappone. A partire da ottobre 2009 – occasione in cui ha eseguito in prima mondiale la “Baires 1 Suite” per due pianoforti di Luis Bacalov, in duo pianistico con lo stesso Premio Oscar – si è avviata altresì una forma di collaborazione stabile con il compositore argentino, proseguita sino a pochi mesi prima della scomparsa del Maestro. Rossella scrive opere da camera, per orchestra, per la lirica ed il teatro che le sono commissionate ed eseguite da Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, Kyev Camerata, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra da Camera “I Solisti Lombardi”, Gruppo di Musica Contemporanea di Lisbona, Dedalo Ensemble, Ensemble Risognanze etc.

Sonorizza ad oggi 90 pellicole di Cinema Muto, che registrano grande riscontro di pubblico e di critica, per orchestra sinfonica, per ensemble e per pianoforte solo. Da anni l’ensemble I Solisti Lombardi – formazione esperta nella sonorizzazione del cinema muto – trova in Rossella l’anima propulsiva della propria attività, con l’esecuzione dei suoi numerosi lavori per il cinema muto, con esibizioni prestigiose e di rilievo internazionale. Le musiche di Rossella sono edite dalle case editrici Suvini Zerboni, ArsPublica e Sconfinarte e sono trasmesse da Radio3, Lifegate, Radio Popolare, Circuito Marconi ecc. Incide, infine, come pianista, per AMADEUS, BookStore Teatro alla Scala, AliaMusica Records, Tactus, Archivi del XXI Secolo e Stradivarius.

Lavora con Ottavia Piccolo, Moni Ovadia, Paolo Rossi, il Duo Pali&Dispari, Teresa Mannino, in performance live. Nel Dicembre 2013 viene insignita della Medaglia PRO CULTURA HUNGARIA, a firma del Ministro della Cultura ungherese. Rossella è docente presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova e presso università e istituzioni, italiane e straniere, per la composizione e per la storia della musica applicata alle immagini. La sua ultima produzione discografica, ovvero il primo cd monografico con sue musiche edito da Stradivarius, dal titolo “Rossella Spinosa: Orchestral and chamber works, vol. 1”, sta riscuotendo unanimi consensi di critica; qui di seguito alcune recensioni:

“Rossella Spinosa è una salamandra o una Donna Selvaggia? Tutte e due, dato che i due tipi di personalità hanno una certa variabilità di accenti e non si possono contrapporre seccamente. E poi il modo in cui la compositrice “entra” nei due personaggi ha la coerenza di una discrezione inquieta…E possiamo immaginare che “La donna che correva coi lupi” ripercorra le ipotesi di Estés di un’istintualità femminile in lotta con i legami sociali patriarcali quando scorre dai duri contrasti piano-archi alla libera divagazione del pianoforte nella parte centrale. In realtà è bene non farsi troppo attirare nella trappola di questi descrittivismi. Spinosa non è affatto il genere di compositrice descrittiva. La parte centrale, meravigliosa, del solo piano nella “Donna”, quasi una “cadenza”, è un movimento mente/corpo di puntillismo fantasioso e di asprezze contenute (come una tentazione di asprezza) di suoni e accordi isolati. E le note tenute e le fasce “statiche” di suoni orchestrali nelle “Salamandre” fanno pensare per un attimo, mettiamo, a Feldman ma poi c’è subito una proiezione verso mondi fantastici molto spaziali. Discrezione inquieta. Mai toni assertivi pesanti. L’inquietudine, serena, persino giocosa, sempre nell’ambito del razionalismo affabile che è la sua filosofia (Mario Gamba, Il Manifesto, 21 luglio 2018)

“La musica “immaginifica” di Rossella Spinosa – Oltre ad aver studiato, tra gli altri, con Azio Corghi, la compositrice e pianista Rossella Spinosa ha avuto come insegnante Luis Bacalov, un nume tutelare per ciò che riguarda la musica per il cinema, senza contare che in termini di attività artistica ha scritto l’accompagnamento per non meno di ottanta film muti del passato. Questi dati ci permettono di capire, volenti o nolenti, che ci troviamo di fronte a un’artista che è affascinata, come ammette ella stessa, dal rapporto che si può venire a creare tra suono e immagine…A questo punto, evitando l’annoso abbinamento musica-cinema, si deve capire che cosa si nasconde dietro il concetto di “immagine”, qualunque essa sia, dalla quale scaturisce la trama creativa di Rossella Spinosa. Da parte mia, ho la sensazione che la compositrice lombarda si richiami a quanto Debussy diceva a proposito delle sue images, a quelle immagini che non erano da definirsi semanticamente tali, ossia a dimensioni visive fissate nel tempo e nello spazio, ma alle emozioni che tali immagini possono produrre, che siano reali o proiezioni del nostro Io, punti, linee, colori, macchie capaci di formare ciò che può essere intuito dal nostro spirito, dalla nostra mente nel momento stesso in cui affiorano e ne avvertiamo la loro presenza. E forse sta anche in ciò la grande passione che la compositrice nutre per il cinema e di come il suono può completare o sovrapporre l’immagine in movimento, musica che è ricerca di movimento nell’ambito temporale così come in quello spaziale…” Andrea Bedetti, Music Voice, 30 luglio 2018

“Se è innegabile che la presenza femminile tra i compositori del nostro paese è ancora decisamente minoritaria, si può dire che nell’ultimo decennio una generazione di compositrici si sta segnalando con forza, tra mille difficoltà, per qualità e personalità. Lo testimonia bene questa raccolta di opere di Rossella Spinosa. Basta soffermarci sul primo brano “L’albero delle salamandre” (2012) per orchestra che trasmette un forte senso della forma comunque aperta a visioni affascinanti, per capire che dietro c’è un pensiero compositivo profondo. La Spinosa condivide qui con Romitelli l’amore per paesaggi notturni e misteriosi, nello spettralismo, nei tempi sospesi, nelle dinamiche timbriche, disegna isole sonore come approdi esistenziali. In “Genesi 19” (2011) sempre per orchestra, gli archi sviluppano una drammaturgia visiva di grande potenza emotiva. Molto originale il dialogo tra tastiera e quartetto d’archi in “La donna che correva coi lupi” (2010) dove astrattismo formale e aspetto introspettivo si fondono in una magica sospensione del senso. Breve, poetico ed intimo “Ruhig” (2013) per piano solo. Tutto da ascoltare e riascoltare questo cd che ci dice che l’altra metà della musica c’è. E come.” Alfabeta, 6 luglio 2018

CIRCOLO DEI LETTORI DI TORINO
mercoledì 19 giugno, ore 18

Serse Coppi, l’angelo gregario
Fratello di sangue e di vento
(€ 14,00 – pag. 208 con foto b/n – in libreria dal 27 giugno)

di Lucio Rizzica
prefazione di Felice Gimondi
introduzione di Riccardo Magrini
postfazione di Marco Carrea
a cura di Luciana Rota